Críticas

La sensazione del quotidiano dialogo delle cose con i corpi. Corpi urbani, di magnifica presenza, tuttavia quasi incorporei, perché eterei, volti alla trasparenza dei colori di una fotografia, che ruba i velamenti. Non toglie, la fotografia di Mino Spagna. Aggiunge. La poesia dei movimenti. In Galleria 11 ci si trova come di fronte all’immaginifica fotografia, pensata da Donatello, Masaccio e Michelangelo. Le presenze occupate da assenze. Degna di nota la Galleria 3, dove sembra che la narrazione dell’autore si faccia più eterea, verisimigliante a quel mistero ch’è l’Arte, fra una natura considerata e descritta come bellezza antica e sempre nuova. La luce nel grigiore dei giorni, è ciò che identifica l’espressione della fotografia di Mino Spagna. Che sembra parlare e urlare, parole fatte solo di armonie fra il bianco e il nero, senza passare però da alcun grigiore. Lo splendore.

 

Giancarlo Visitilli (Italia)

docente, autore Einaudi, giornalista (la Repubblica),

critico cinematografico, presidente Coop. Soc. «I bambini di Truffaut«